giovedì 9 febbraio 2012

La concezione olistica del jazz

"Chi fa del jazz migliora il livello musicale dei suoni che ci circondano e per livello musicale s'intende - altrimenti sarebbe inutile parlarne - livello spirituale, intellettuale e umano, il livello insomma del pensiero cosciente. Visto che in un'epoca nella quale nè parte un aereo nè si vende un detersivo senza sound musicali, i suoni che ci circondano influiscono direttamente sul nostro modo di vivere, sul nostro stile di vita, chi fa del jazz o chi comunque se ne interessa, porta la forza, il valore e l'intensità del jazz nella nostra vita. [...] Se mi si chiedesse qual è, a mio parere, l'aspetto più imponente della musica jazz oltre i suoi vertici musicali, risponderei: la sua evoluzione stilistica. Essa è avvenuta con la consequenzialità, la logica, la ineluttabilità, e la compattezza che hanno sempre caratterizzato l'evoluzione dell'arte autentica. Perciò questa evoluzione costituisce un tutto inscindibile. Chi isola uno degli elementi per dichiararlo l'unico valido o per condannarlo come una degenerazione, distrugge il tutto e compromette quella unità di una evoluzione a grandi linee, senza la quale, nella migliore delle ipotesi, si può parlare di mode, ma non di stili. "

J.E.Berendt