sabato 4 giugno 2011

Logos: recensione uscita per Jazz Colo(u)rs (Giugno, 2011)

La “comunicazione universale”, quella magica trasmissione generata dalla seduzione del suono, una corrente emozionale che rende vivi ed apre infiniti spazi di significato dove ridisegnare i contorni sonori di una materia fluida e mutevole che racconta e descrive senza rigorosi dettami, gratificando la cara tradizione musicale afro-americana, attraverso la personale interpretazione narrativa degli stili che hanno scritto la storia e l’evoluzione del linguaggio jazzistico. Questo è il passaggio concettuale contenuto in Logos, il disco di esordio di Donatello D’Attoma, licenziato dallaPus(h)in Records, satellite della più nota Splas(h).

Di formazione classica, il giovane pianista di Conversano si accosta al jazz grazie soprattutto all’incontro avvenuto durante gli studi musicologici a Cremona con il grande Roberto Cipelli, il quale lo ha seguito nel suo percorso di crescita, aiutandolo nella cura e nella finalizzazione di questo lavoro discografico.

La trama compositiva, concepita in buona parte a Cremona, nella stanza della residenza universitaria 2B, una traccia nel disco, è sviluppata seguendo il rapimento empatico delle note, cercando di evadere da ogni sorta di approccio strutturale metodico, raccontando il corso storico del jazz nelle sue diverse proiezioni stilistiche: da Logos, la rigorosa ballad che apre il disco, all’ironia del ragtime di Dance Macabre, al blues, passando poi dal jazz moderno fino a giungere ai libertari momenti free.

Un progetto discografico nel quale ogni musicista può esprimersi seguendo la propria indole creativa, dove tutti sono animati dalla stessa forte volontà di coesione e di confronto. Tutti i brani portano la firma del titolare, tranne Il Canto delle Sirene, interessante composizione del contrabbassista Camillo Pace, con il quale il giovane D’Attoma condivide la passione per il jazz nord europeo, nel quale entrambi si riconoscono, in virtù delle comuni radici con la musica classica e con quella popolare.

Un nuovo promettente talento che oltre a dispensare emozioni sotto forma di note, dimostra anche ottime doti tecniche nello stride piano.

Da.Ca.

http://www.jazzcolours.it/